Chirurgia estetica
La definizione enciclopedica della chirurgia estetica è “branca della chirurgia basata in gran parte su interventi di rimodellamento del viso o del corpo”. In realtà tale definizione è molto limitata e non rispecchia pienamente il reale desiderio celato dietro ogni richiesta.
Il paziente arriva pieno di aspettative e si immagina grandi risultati e cambiamenti miracolosi. Molte volte bisogna saper dire di no o semplicemente ridimensionare le richieste, trasmettendo il concetto di armonia delle forme, di chirurgia ad personam, rimodellata su linee già presenti e non un semplice copia incolla di parti del corpo.
Michelangelo diceva “ si dipinge con il cervello e non con le mani”, nulla di più vero: con una rinoplastica non si corregge solo una “gobbettina sporgente”, ma si trasforma una debolezza in un punto di forza. Infatti in chirurgia plastica ogni intervento è diverso da un altro e anche se la tecnica può essere standardizzata quello che cambia è il dettaglio.
La cura del particolare rappresenta il 90% di un intervento ed è il risultato di anni di esperienza e di tempo passato nell’immedesimarsi nelle problematiche altrui.
La chirurgia plastica è un’arte e come diceva Leonardo da Vinci, l’arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Ma oltre a questo la chirurgia plastica è psicologia, immedesimazione e comprensione: spesso un seno troppo piccolo o troppo grande è motivo di disagio e insicurezza, e allora perché non correggerlo?